Riconoscimento danno biologico differenziale

Ho firmato l’accordo per l’esodo incentivato per anticipare il pensionamento, posso richiedere il risarcimento del danno differenziale al datore di lavoro?

Sì. Purché la domanda di malattia professionale all’Inail sia stata presentata successivamente alla sottoscrizione dell’accordo con l’Enel.

Sono un pensionato Enel che ha svolto i lavori di costruzione e manutenzione elettrodotti, ho cessato le attività morbigene da oltre 10 anni, posso richiede il risarcimento del danno al datore di lavoro?

Sì per entrambe le richieste, purché si esibisca documentazione sanitaria da cui risulti l’insorgenza della sintomatologia o le cure nel periodo di lavoro, e a condizione che il lavoratore non sia stato esonerato dai lavori gravosi per le stesse patologie osteoarticolari e mai più affidategli. In ogni caso saranno i legali di Tudie a valutare tali circostanze, senza alcun impegno economico da parte tua.

Sono un ex operaio addetto ai lavori di costruzione e manutenzione elettrodotti in pensione da qualche anno. Ho sottoscritto l’accordo con l’Enel per l’esodo incentivato, dove si prevede la rinuncia ad ogni diritto; posso richiedere il risarcimento del danno biologico differenziale al datore di lavoro?

Sì. Il documento predisposto dall’Enel, fatto sottoscrivere al lavoratore al momento della risoluzione del rapporto è stato dichiarato dalla Suprema Corte di Cassazione privo di alcuna efficacia transattiva e/o di rinuncia. Basta che la domanda all’Inail o la richiesta di risarcimento dei danni all’Enel sia successiva alla sottoscrizione dell’accordo stesso (vedi sentenza).

Sono in pensione da qualche anno e ho già avuto il riconoscimento dell’origine professionale delle malattie in esame, posso richiedere il risarcimento del danno all’Enel e a quanto ammonterebbe?

Sì. La Corte di Appello di Campobasso (nel 2020), con una menomazione del 25%, ha condannato l’Enel a risarcire circa 120 mila euro ad un Operaio Enel addetto ai lavori di costruzione e manutenzione elettrodotti. Il Tribunale di Sulmona (nel 2018) per una menomazione del 18% ha condannato l’Enel a risarcire circa 80 mila euro. Il Tribunale di Frosinone (nel 2017) per un danno INAIL del 18%, ha condannato l’Enel a risarcire circa 60 mila euro. Il Tribunale di Crotone (nel 2020) per una menomazione del 18% ha condannato l’Enel a risarcire circa 65 mila euro.

Qual è il costo dell’avvocato che mi seguirà la causa?

Nessun costo iniziale, per gli iscritti a Tudie lo Studio Legale Inella & De Santis valuterà senza spese la fattibilità della domanda e senza anticipo seguirà l’intero procedimento amministrativo e giudiziario, verrà pagato solo se ottiene il risultato utile in virtù di apposita convenzione stipulata con gli avvocati.

Presso quale Tribunale verrà depositato il ricorso giudiziario della causa contro il datore di lavoro per il danno biologico differenziale?

La causa si svolgerà presso il Tribunale in cui si trova la sede di lavoro dell’interessato, oppure presso il Tribunale di Roma (sede Legale di e—distribuzione Spa), la valutazione verrà fatta caso per caso dagli avvocati.

Quanto costa il contributo unificato e come si calcola per la causa di risarcimento del danno differenziale contro il datore di lavoro?

Il Contributo Unificato va versato solo se il reddito dell’interessato è superiore € 34.481,46 e varia in base al valore del risarcimento che si chiede. Per il calcolo si tiene conto dei redditi di tutti i membri del nucleo familiare.