Quali sono i tempi della vertenza?
Stiamo attendendo la prima sentenza pilota del Tribunale di Treviso che, alla prima udienza di marzo 2021, ha ritenuto di poter decidere il ricorso senza ulteriori attività istruttorie. Il giudice pronuncerà la sentenza a novembre 2021. Dunque, in meno di un anno si avrà la sentenza, salvo eventuali rinvii.
Qual è il compenso dell’avvocato che seguirà la mia vertenza per il rimborso dei costi di manutenzione e lavaggio dei DPI?
Nessun costo iniziale per gli iscritti a Tudie. Lo Studio legale Inella & De Santis valuterà senza spese la fattibilità della domanda e senza anticipo seguirà l’intero procedimento stragiudiziale e giudiziale. Il compenso sarà corrisposto solo se si ottiene un risultato utile in virtù di apposito accordo stipulato con gli avvocati.
Cos’è il contributo unificato e come si calcola?
Per dare inizio al giudizio è necessario versare il Contributo Unificato di € 140 (bollo per spese di giustizia) se il reddito supera i € 34.481,46. Qualora il reddito sia inferiore, nulla è dovuto. Per i redditi superiori, il Contributo Unificato varia in base al valore della causa e si tiene conto dei redditi di tutti i membri del nucleo familiare.
Presso quale Tribunale viene depositato il ricorso giudiziario?
La vertenza si farà presso il Tribunale del luogo della sede di lavoro, ovvero presso il Tribunale di Roma; saranno gli avvocati a scegliere caso per caso.
La mia azienda ha attivato di recente il servizio di lavanderia aziendale; posso chiedere ugualmente il rimborso dei costi sostenuti fino a tale momento?
Sì, è possibile chiedere il risarcimento/rimborso dei costi sostenuti nei dieci anni precedenti fino all’attivazione del servizio di lavanderia aziendale. Ad esempio, se l’azienda ha attivato il servizio di lavaggio DPI nel gennaio 2021, si potrà richiedere il rimborso/risarcimento dei costi sostenuti nei dieci anni precedenti, quindi a partire dal gennaio 2011 fino all’attivazione del servizio, mentre gli anni precedenti sono esclusi perché prescritti.
Cos’è la prescrizione del diritto e come faccio a interromperla?
La prescrizione comporta l’estinzione del diritto per il suo mancato esercizio entro 10 anni. Per cui è necessario interromperla con una richiesta formale rivolta al datore di lavoro (con raccomandata a/r oppure con nota PEC).
Qual è l’importo medio del risarcimento?
Per i casi attualmente seguiti dal Tudie, il risarcimento richiesto è di circa 10.000 € per ogni posizione lavorativa. I criteri applicati in ricorso sono quelli enunciati dalla Suprema Corte di Cassazione, che ha quantificato i costi mensili sostenuti per il lavaggio in un’ora di lavoro straordinario prevista dal CCNL applicabile.
Quali sono le procedure da seguire e le tempistiche da rispettare?
Prima di tutto, va inviata al datore di lavoro una richiesta di rimborso/risarcimento dei costi sostenuti e di interruzione della prescrizione, con la quale si chiede anche l’attivazione del servizio di lavanderia aziendale dei DPI. Successivamente, in caso di mancata risposta o di riscontro negativo da parte dell’azienda, viene depositato il ricorso giudiziario in Tribunale. I tempi per la conclusione della causa sono variabili in base alla mole di lavoro di cui sono onerati i magistrati delle diverse sedi giudiziarie (1-2 anni in media), salvo si raggiunga con il datore di lavoro un accordo prima della sentenza.