Riconoscimento scatti di anzianità e TFR

Qual è l’importo medio del rimborso?

L’importo è variabile in base alla categoria di inquadramento e allo straordinario effettuato, pertanto non è possibile fare una stima che possa valere per tutti i casi, è necessario uno studio personalizzato sulla singola posizione lavorativa. Orientativamente si oscilla tra i 2.800/5000 € per differenze retributive e 2500 € a salire per il TFR, oltre a maggiori contributi previdenziali. Il ricalcolo inoltre incide anche sugli anni a venire, fino al pensionamento.

Cos’è la prescrizione del diritto? È necessario interrompere la sua decorrenza?

La prescrizione è una forma di estinzione del diritto che interviene qualora lo stesso non viene esercitato per un determinato periodo di tempo fissato dalla legge. Nel caso degli scatti di anzianità la prescrizione del diritto interviene dopo cinque anni. Per cui è necessario interromperla il prima possibile con idoneo atto interruttivo, dato che ogni mese passato equivale ad uno scatto perso. Per interrompere la prescrizione contatta subito Tudie.

Quali sono le procedure da seguire e le tempistiche?

Prima di tutto va eseguito lo studio di fattibilità, dopodiché si interrompe la prescrizione del diritto con una lettera inviata al datore di lavoro con la quale si richiede il pagamento delle differenze retributive dovute. Si passa poi al calcolo delle differenze maturate su ogni voce retributiva interessata dal conteggio. Successivamente, in caso di mancata risposta o di riscontro negativo da parte dell’azienda, viene depositato il ricorso giudiziario in Tribunale. I tempi per la conclusione della causa sono variabili in base alla mole di lavoro di cui sono onerati i magistrati delle diverse sedi giudiziarie (1-2 anni in media), salvo non si raggiunga un accordo con l’azienda prima della sentenza.

Qual è il costo dell’avvocato che seguirà la mia vertenza?

Nessun costo iniziale, una volta accertata l’entità del credito (ad opera del consulente del lavoro), lo studio legale Inella & De Santis valuterà, senza anticipo di onorari per gli iscritti a Tudie, la fattibilità della domanda giudiziaria e seguirà l’intero procedimento stragiudiziale e giudiziale. Il pagamento degli onorari da parte dell’assistito avverrà solo se si ottiene un risultato utile, quindi la condanna della società.

È necessario il parere del consulente del lavoro sulle differenze maturate? Quant’è il costo del consulente? 

Sì, lo studio tecnico/contabile del consulente del lavoro è necessario per ogni singola posizione lavorativa ed è volto a ricalcolare tutte quelle voci retributive che variano con il variare degli scatti di anzianità (ex aumenti biennali e supplementi dei minimi e aumenti periodici di anzianità), tra cui lo straordinario calcolato su paga oraria e l’intero TFR maturato (senza limiti di prescrizione). Molti lavoratori che si sono affidati a patronati e sindacati si sono visti riconoscere le sole differenze a titolo di scatti di anzianità, rinunciando così al ricalcolo di tutte le altre voci, in molti casi sono rilevanti.

Lo studio del consulente è altresì importante per non rischiare di avviare un’azione giudiziaria infondata o poco conveniente. Il costo del consulente è di € 200 e comprende i conteggi e l’assistenza del lavoratore in sede giudiziaria.

Cos’è il contributo unificato e come si calcola?

Per dare inizio al giudizio è necessario versare il Contributo Unificato di € 50 (bollo per spese di giustizia) se il reddito supera i € 34.481,46. Qualora il reddito sia inferiore, nulla è dovuto. Per i redditi superiori, il Contributo Unificato varia in base al valore della causa e si tiene conto dei redditi di tutti i membri del nucleo familiare.

Presso quale Tribunale verrà depositato il ricorso giudiziario?

La vertenza si farà presso il Tribunale in cui si trova la sede di lavoro, oppure presso il Tribunale di Roma; la valutazione verrà fatta caso per caso.