Riconoscimento malattia professionale operai Enel

L’associazione assiste gli operai Enel nelle cause per gli indennizzi Inail inerenti la malattia professionale contratta dagli addetti alla costruzione e manutenzione di elettrodotti.

Indagine epidemiologica sugli Elettricisti di Nucleo di Distribuzione dell’Enel

Da uno studio condotto da Tudie su oltre 800 operai addetti alla costruzione e manutenzione di elettrodotti a media e bassa tensione delle regioni Lazio, Molise, Abruzzo, Calabria, Campania e Sicilia è emerso che tutti gli esaminati soffrono di patologie a carico della colonna vertebrale; di questi oltre l’80% presenta patologie alle spalle (tendinopatie e periartrite scapolo-omerale) e alle ginocchia (meniscopatia degenerativa-condropatia) che nel 40% dei casi hanno necessitato di chirurgia protesica. Patologie tutte conseguenti alla prolungata esposizione a movimentazione di carichi, posture incongrue, vibrazioni e microtraumi insiti nella gravosa filiera di elettrificazione in cui i lavoratori hanno operato senza adeguata protezione.

Le prestazioni economiche Inail per malattia professionale

Al ricorrere di una patologia che interessa la colonna vertebrale, gli arti superiori e inferiori e gli altri distretti collegati (anca, piede, mani e gomiti) il lavoratore adibito alle attività sopra citate, può chiedere all’Inail il riconoscimento della malattia professionale (cd. tecnopatia), che da diritto alle prestazioni economiche e sanitarie previste dalla legge.

La richiesta può essere avanzata sia in servizio sia dopo il pensionamento.

Le prestazioni economiche variano in base alla percentuale di menomazione riconosciuta: per le menomazioni comprese tra il 6% e il 15% è previsto un indennizzo una tantum; dal 16% in su viene erogata la rendita vitalizia ragguagliata alla retribuzione percepite negli ultimi 12 mesi precedenti la domanda.

Tudie, grazie a professionisti specializzati, assiste gli associati dalla domanda amministrativa fino alla sentenza e all’effettivo pagamento delle prestazioni.

Le prestazioni sanitarie e socio-sanitarie

A fronte del riconoscimento di malattia professionale l’Inail garantisce all’assicurato, tramite il SSN, anche le prestazioni sanitarie per le cure mediche, chirurgiche e riabilitative compresi gli accertamenti clinico/diagnostici connessi alle tecnopatie insorte. Ecco una panoramica completa delle prestazioni.

Milena Gabanelli sul caso degli operai Enel

La giornalista Milena Gabanelli, nell’articolo “il Punto critico” della rivista “Io Donna” sul Corriere della Sera del 27 settembre 2008 (v. estratto link), ha trattato proprio il caso della malattia professionale che interessa gli operai Enel addetti alla costruzione e manutenzione di elettrodotti, mettendo in luce le inspiegabili resistenze dell’Inail al riconoscimento e all’erogazione delle prestazioni economico-sanitarie in favore della categoria.
Sono trascorsi tanti anni dalla pubblicazione dell’articolo e l’Inail nega ancora il diritto alle prestazioni assicurative garantite dall’art. 38 della Cost., producendo distorsivi effetti anche sul sistema previdenziale Inps e sul Sistema Sanitario Nazionale (SSN), sui quali finiscono per ricadere tutti i costi sociali delle malattie contratte invece per causa di lavoro (vedi link “la denuncia di Tudie del 2018 al Ministro Di Maio”). La nostra missione terminerà solo quando l’Inail riconoscerà il diritto alle prestazioni assicurative all’intera categoria di elettrici.

I documenti necessari

Dopo aver eseguito l’iscrizione a Tudie e una volta acquisiti i documenti necessari all’istruttoria, gli avvocati incaricati potranno verificare la fattibilità dell’azione giudiziaria sia per il riconoscimento delle prestazioni economiche dell’Inail, sia per richiedere il danno differenziale al datore di lavoro. Per lo studio di fattibilità serve la seguente documentazione:

  • referti strumentali;
  • visite specialistiche;
  • certificati medici di assenza dal lavoro per sintomatologie collegate;
  • cartelle cliniche di ricoveri e/o interventi chirurgici per patologie collegate;
  • cartella Sanitaria e di Rischio;
  • eventuali visite mediche di idoneità lavorativa;
  • curriculum lavorativo, o comunque la ricostruzione della storia lavorativa, con le qualifiche e l’indicazione di eventuali esoneri e dei suoi motivi;
  • ultima busta paga con indicazione della data di cessazione del rapporto.

La documentazione dovrà essere scansionata e inviata in formato .pdf sulla mail di info@tudie.it.

Eventuali documenti mancanti verranno richiesti all’azienda dall’avvocato incaricato alla gestione della pratica. Si procederà quindi alla compilazione del primo certificato medico di malattia professionale, corredandolo di tutte le informazioni di rilievo sulla storia lavorativa, dopo di che il tuo medico di famiglia, dopo averlo completato con la descrizione delle patologie professionali, procederà al deposito della domanda con modalità telematica.

Contestualmente gli avvocati interromperanno la prescrizione del diritto nei confronti del datore di lavoro, al quale formuleranno specifica richiesta di risarcimento dei danni cd. differenziali, ovvero di quella parte del danno non coperta dall’Inail, che è anche la più consistente.

N.B. Tudie è convenzionata con lo Studio Legale Inella & De Santis (patrocinanti in Cassazione), che da quasi venti anni segue le vertenze in diversi Tribunali e Corti di Appello d’Italia e ha già ottenuto numerose sentenze di condanna dell’Inail e dell’Enel. Lo studio legale segue la vertenza senza percepire alcun compenso in anticipo, né in caso di rigetto della domanda. In virtù della convenzione con Tudie, l’assistito non pagherà alcun compenso in anticipo, ma solo in caso di esito positivo del giudizio, con apposito accordo scritto nella massima trasparenza.